Quella decina di minuti trascorsi seduto nel seggiolino ti facevano entrare nel paesaggio, te lo facevano amare, durante il percorso potevi riflettere consapevole di vivere in un posto meraviglioso.
Non importa se venivi sferzato dalla neve, o da qualche piovasco, lassù c'era il Piermichele che ti avrebbe rallegrato con le sue mattane.
Tra i Gattera e le Improvvise le mie coetanee degli Asnicar si ingegnavano arrampicandosi su precari trespoli: protendendosi con cestini rigonfi di profumati di ciclamini, li vendevano in mazzolini ai turisti.
Più su invece, prima di scendere, trovavi l'imperturbabile fotografo Giorgio Bazzon, anche lui su un trespolo, ma più professionale, fiero come un monumento socialista all'effimero; prima o poi ognuno avrebbe avuto un momento di gloria nella sua vetrinetta in via Lelia. Quella era la facebook del tempo.
Ma per me, quando ci trasferimmo in centro e divenni piassarotto, quel percorso mi riportava all'infanzia di contrada. Sulle Are, i pianori prativi, potevo ancora vedere il Gioani della Carolina che dalla teza si apprestava a scendere col bidone del latte appena munto: andatura caracollante e cappello d'alpino sempre fracà.
Qualche volta il furbetto allungava il latte con l'acqua, una pratica in uso dalla nascita della pastorizia, ma la mamma se ne accorgeva, il nonno in Altopiano dirigeva il casello turnario.
In quei piccoli fazzoletti, ancora coltivati e falciati a mano, riconoscevo la rustica Tonina intenta a raccogliere mele sul pomaro; di lì a poco quell'albero l'avrebbe tradita
"La Tonina xe petà do dal pomaro! La Tonina xe petà do dal pomaro!".
Non riuscivo ad immaginare una morte più intrepida e gloriosa per una vecchietta che aveva terrorizzato la mia infanzia negli ultimi lugubri filò; del resto la decadenza del filò, ormai privato della poesia che ci univa al mondo omerico, la si avvertiva dal gracchiare della radio appollaiata sulla mensola alta della stalla.
Poi è arrivata l'era spaziale, scoppiata la moda dell'allunaggio anche Recoaro si è dotata di una base spaziale per spedirci incapsulati dentro a delle supposte spaziali fino a Pizzegoro... ed è iniziato il countdown.