A proposito di opere d'arte che non mi piacciono, tra queste c'è anche l'ultimo film di Stanley Kubrick "Eyes Wide Shut".

Mi dispiace molto dirlo in quanto è uno dei miei registi preferiti.

Il film uscito postumo - Kubrick è morto il 7 marzo del 1999 - è stato presentato a Venezia nel settembre successivo, puzza di opera raffazzonata, oppure ci sono altri motivi.

 

Un motivo si potrebbe annidare dietro ad Emilio D'Alessandro, l'emigrante ciociaro che è stato l'assistente tuttofare di Kubrick dal 1970; una specie di alter ego, a cui il maniacale regista, perseguitato dal perfezionismo, non sapeva più rinunciare.

 

Nel 1994 D'Alessandro tornò in Italia a fare l'agricoltore.

Ma Kubrick lo perseguitava perché tornasse ad assisterlo.

Cosi racconta D'Alessandro nel libro di memorie “Stanley Kubrick e me” del 2012 (Dal libro è stato tratto il bel documentario “S is for Stanley", di Alex Infascelli)

«Al telefono aveva una voce lamentosa, mi disse che non sapeva cosa fare per Eyes wide shut e mi disse proprio così: ‘Dammi una mano, se torni qui per le 16 settimane di ripresa lo giro”».

 

Il motivo del post, è che nel film ci ho messo un po' le mani anch'io.

Per una decina d'anni a Venezia ho ideato e modellato maschere,

progettando scenografie per spettacoli effimeri a Carnevale.

Quattro maschere di Mondonovo, il laboratorio veneziano di cui ero consocio, vennero acquistate dalla toupe a Venezia, assieme ad altre, tre le avevo ideate e modellate io.

 

LE MASCHERE

 

Le maschere compaiono nella scena centrale dello scambio di coppie, un po' noiosa per la verità:

 

1 – L'Urlante l'ho ricavata da un gruppo scultoreo di Bartolomeo dall'Arca, uno scultore operante a Bologna nella metà del '400.

Il gruppo in terracotta, rappresenta il Cristo compianto. L'espressione drammatica del volto riassume quella dalle due Marie: Cleofa e Maddalena.

 

2 – La Diamante è è ispirata all'Art Déco, un movimento che ha condizionato gran parte dell'arte negli anni '20, dal gioiello all'architettura.

 

3 – Il Sole Antico è ispirato ai tanti terminali di lancette per orologi da torre. Anche a Venezia ce n'é uno simile sulla torre dell'Orologio di Piazza San Marco.