villaggio A04

Agosto 2021
Il villaggio brucia
Vacareti, partigiani e la fine di un'epopea di montagna

Un po' lo sapevo che prima o poi sarei dovuto tornare. Nei meandri labirintici di un silenzio giurassico, privato della gravità del tempo che passa, avrei ritrovato quel cordone ombelicale d'Arianna per ripercorrere sentieri e storie perdute nel tempo. Il 7 settembre 1944 a Cesuna, sull'Altopiano dei Sette Comuni, i nazifascisti danno fuoco a case e stalle per rappresaglia ad azioni partigiane. Quello che ne è seguito è stato un lento, penoso consuntivo dei danni: per attizzare un fuoco basta poco, per spegnerlo del tutto serve molto di più. Intorno alla rievocazione dell'evento, ricostruito a fatica attraverso i racconti pazientemente raccolti dei testimoni e i documenti nell'Archivio di Stato di Vicenza, ho disegnato un mondo scomparso il cui ricordo è sempre più sbiadito. Ne IL VILLAGGIO BRUCIA trovano spazio e ribalta storie minime che la Storia ufficiale trascura e personaggi a loro modo e emblematici, dai ragazzini vacareti al sàntolo del paese alle donne sfrontate e coraggiose capofamiglia. Fatica, povertà, emigrazione, Resistenza... ma il libro racconta anche una grande solidarietà e un modo di vivere in comunione e armonia con il paesaggio che la sciatteria dei frenetici tempi moderni tra demolizioni e macerie ha cancellato.