villaggio A04

Ottobre 2022
La guerra in strada
Ultima strage nel villaggio in armi

Per me riportare in uso sentieri perduti è come tessere fili con il passato, un modo per poterci camminare dentro, e scrivere di Storia è come ricucire l'arazzo slabbrato delle esistenze dei tanti testimoni, un modo per tendere loro la mano e tenerli ancora in vita: una forma di Resistenza, la guerra piena di sbagli più giusta che si possa combattere. Cercando un'antica casa di Tresché Conca raffigurata in una cartolina ho bussato a una porta che mi ha portato a 'La guerra in strada', il racconto resoconto della giornata più nera del villaggio, il 27 aprile 1945. Quel giorno a regnare è il caos,  la tensione tra nazisti in fuga e partigiani e  civili in armi culmina in una sparatoria, otto giovani ribelli rimangono sul terreno. Durante  il rastrellamento successivo, rabbioso e spietato, vengono uccisi una ragazza e suo padre e radunati dieci ostaggi, padri di famiglia e giovani impiegati, fucilati poi ai Cavrari. Le testimonianze di chi c'era e ha visto, raccolte con fatica, rispetto e senza pregiudizi, trascritte nel dialetto con cui mi sono state consegnate per mantenere intatta la loro forza emotiva, tentano di restituire la complessità delle vicende umane, le zone luminose e quelle buie.