Altopiano 2018

L'UOMO CHE PARLA CON LE PIETRE

Mario Marangoni Damari è del 1945 e da quando ha smesso di lavorare è tornato a Pedescala dove vive la mamma novantottenne.
Da una decina di anni si dedica al mantenimento dei sentieri che da Pedescala salgono al Bostel di Castelletto.
Domenica 25 marzo il gruppo “Escursioni Storico Umanitarie”
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è stato guidato a Rotzo dall'inossidabile Kamen Stoaner di Pedescala: saliti per la Klausa alle Cenge, siamo passati sotto la pittoresca Cascata, per poi visitare i lavatoi e il bellissimo Museo Archeologico dei Sette Comuni.

La giornata si è conclusa nella Baita del Bostel dove era in corso la Làngazait, la festa di primavera, con menù locali fatti con prodotti del territorio presenti nella terrazza esterna.

SENTIERO DEI DAMARI
Mario ha cominciato la sua paziente opera ripristinando il sentiero di famiglia proprio sotto il sito archeologico del Bostel.
Lassù ci era salito a piedi per la prima volta a dieci anni, a portarcelo furono i famigliari che tra il 1953-54 si aprirono un passaggio con l'ausilio di corrimano di ferro per raggiungere un bosco ricevuto in eredità dalla nonna Margherita Dal Pozzo di Kaporch, Castelletto.
Dall'alto con il filo facevano scendere la legna a Pedescala.
Il sentiero inizia a una cinquantina di metri dopo il 6° tornante della Strada del Piovan, sulla masiera ci sono tre scalini che immettono nel ripido pendio e una targa ricorda i tre fratelli Damari.

Ripristinato e liberato dai rovi il sentiero di famiglia, Mario ha riportato in luce anche gli altri sentieri circostanti.

SENTIERO DELLA TEZZA O DELLE MASIERE
Dal 6° tornante del Piovan, passando sotto bellissime pareti rocciose si dirige a est verso le Cenge di Rotzo e cambia nome in

SENTIERO DELLA KLAUSA
Prende il nome dal passaggio pericoloso di in un canalone fornito di corrimano di ferro.
Dopo 45 minuti si immette nel Sentiero delle Cenge in prossimità del “Pulpito”.

SENTIERO DEI CANTUNI KASTUNI
Venetizzazione del cimbro Ka Stoan, andare a Pedescala, come dicevano a Rotzo.
Si innesta nel primo tratto della strada delle Banchette appena fuori Castelletto ed è il percorso più veloce e diretto tra le due antiche frazioni di Rotzo.
In prossimità di Pedescala, taglia più volte la Strada del Piovan passando a fianco alla chiesetta del Redentore.
Il tempietto votivo venne innalzato nel 1900, in segno di ringraziamento a lavori ultimati della strada del Piovan: durante i dieci anni di cantieri non ci furono incidenti mortali.

STRADA BOARA
Più a sinistra verso la strada delle Banchette c'é la strada Boara da cui si strozzavano i tronchi. Ormai tutto è tornato al bosco.

SENTIERO DEL SOJO DELLA PETTORINA
A sinistra della chiesetta del Redentore sale all'11° tornante passando a fianco di un sojo che visto da Settecà ricorda un seno prosperoso.
Da lì si immette nella strada delle Banchette.

SENTIERO DELLA VALLE DEI ROCCHI E DELLE KLEFFE
Salendo cambia nome in Kleffe con delle muraglie gigantesche, per unirsi con quello dei Cantuni, che a sua volta si unisce a quello delle Banchette.

STRADA DELLE BANCHETTE
Per chi volesse misurarsi con questi percorsi è consigliato iniziare con la strada delle Banchette, la prima carrareccia a salire nei Sette Comuni.
Nel 1800 ci salirono le nuove campane del Duomo di San Matteo di Asiago.
L'antichissima strada finalmente protetta da sbarre anti motocross, è stata messa in pensione dalla Strada del Piovan inaugurata nel 1900, con imponenti muraglie di muri a secco come dio comandava una volta.

Domenica scorsa dopo la festa al Bostel io e Mario siamo scesi a Pedescala in mezzora per la direttissima dei Cantuni, un buon test per mettere alla prova gli ammortizzatori arrugginiti dagli ozi invernali.
Alla fine prima di salutarlo mi sono appuntato tutto il prezioso bagaglio sentieristico accumulato in giornata.
Che il buon dio dell'Asstal ti conservi a lungo caro Mario Damari

Buon Làganzait! tempo lungo di primavera

Giorgio Spiller