Altopiano 2019

3 gennaio 2019

Asiago si trova in posizione strategica nella piana centrale dell'Altopiano, l'indiscusso capoluogo 
dei Sette Comuni è come un sole che si irradia su tutto l'acrocoro, una mecca per gli escursionisti con percorsi di ogni tipo. Dal suo centro partono innumerevoli strade e sentieri a raggiera che si congiungono a quelli degli altri comuni: le più impervie e brulle pietraie a nord, boschi e pascoli con operosi alpeggi e malghe, valli sperdute, e altri che scendono a precipizio nell'Astico, nella Brenta e più dolcemente a sud verso la pianura.
L'immagine un po' edulcorata ha valore solo sulla carta, di fatto non è così, il capoluogo disconosce la rete di percorsi intercomunali, gira su se stesso e balla da solo.
I sentieri e le antiche strade s'interrompono ai confini comunali di Roana, giunti a Roncalto, ai Mosele e alla Gaiga si sprofonda nella terra di nessuno; così verso Gallio tra le praterie della Camona e dei Laiten e nei boschi verso Conco e Lusiana. 
Come nel medioevo il capoluogo, ma anche gli altri comuni della piana centrale con le loro frazioni, perseguono caparbiamente un modello di turismo anacronistico e fuori dal tempo, arroccati attorno al campanile e a una totale ignoranza nella condivisione turistica del territorio.

La strada comunale della Grassana

Gran parte delle strade, che dal centro di Asiago conducevano a nord, attraversavano la piana tra gli Ebene e la Costa, fino a quando l'aeroporto non ne ha cancellato e parzialmente modificato i tracciati.
Una delle principali arterie era la Strada Comunale del colle della Grassana, un toponimo che deriva da Gras (erba). Si dipartiva dalla strada per Gallio appena fuori dal centro dietro la Caserma, ora Ricovero, saliva dolcemente sull'Ecchele (colle) per scendere nella piana degli Ebene (zona pianeggiante) dove girava verso i Micheloni, una contrada spianata nel 1936 per far posto all'aeroporto; di lì proseguiva verso la Costa, i Rigoni e la Val Giardini. 
Era una delle più trafficate arterie che collegavano il centro alle sue montagne e oggi potrebbe essere la strada ciclopedonale più diretta per gli Ebene.
Ma è stata completamente dimenticata e non è più agibile anche se il percorso demaniale è inalienabile e sacrosanto il pubblico utilizzo.
A occultarne il passaggio è stato il proprietario del terreno che lo fiancheggia sul lato a levante del colle; decenni fa ha divelto le stoan platten sul confine accumulando legnaie e attrezzi vari nel sedime, e per inibirne definitivamente il passaggio ha installato anche un'inferriata; abusi simili sono diffusi in tutto l'altopiano a scapito delle antiche strade che in molti casi sono diventate anche delle discariche. 
I comuni che dovrebbero tutelare il bene demaniale fanno finta di niente, si girano dall'altra parte, e anche gli abitanti degli Ebene tacciono, pur avendo, almeno gli anziani, percorso quel tratto per recarsi in centro e a scuola.
In prossimità della contrada l'antica strada della Grassana s'interseca con la stradina che la congiunge ai Cinque, proprio nel punto dove un albero solitario fa compagnia ad un crocefisso di legno, uno dei luoghi più frequentati, fotografati e camminati attorno al centro di Asiago.

An Grüz vun Sleghe, Siban Komaün
Giorgio Spiller

1 Strada Ebene-Cinque, al bivio con la strada Grassana della Caserma 

 Il tratto di strada ai primi del '900. Le frecce indicano il punto di vista delle due foto storiche

Incrocio tra La Strada Comunale della Grassana (in rosso) con la Strada Ebene Cinque

L'incrocio oggi visto da nord

L'incrocio visto da sud

l'incrocio

La strada comunale interrotta alla fine di via De Bernardi sul colle dell'Ecchele.

Legnaie sul sedime demaniale dell'antica strada

Sullo sfondo il Ricovero ex Caserma. Le stoan platten sulla destra sono quella dell'antica strada