14 Cessi rid

Chiunque abbia avuto dimestichezza con la Pista che, dai 1000 m. di Pizzegoro scendeva ai 450 m di Recoaro, saprà riconoscere il luogo da cui è stata scattata questa foto negli anni '60.

Appena partiti si affrontava un tratto ripido ed impegnativo proprio sotto l'arrivo della seggiovia, costeggiando sulla destra si raggiungeva uno sperone roccioso sottostante la cima dello Spitz.

Lì giunti, scaricata l'andrenalina della partenza, e qualche bicchierino in più dell'impareggiabile oste Piermichele, si risaliva a spina di pesce un breve pendio per una cinquantina di metri, fino al pianoro sulla sommità.

Giunti lassù era d'obbligo una sosta per ricompattare il gruppo, il costone successivo sarebbe stato ben più pericoloso e le uscite di pista deleterie; serviva eseguire il rito scaramantico delle libere minzioni di gruppo in direzione della meta sottostante, il Piazzale della Seggiovia.

Ma qualcuno aveva dei buoni motivi per mirare altri bersagli: le Fonti Centrali, le Scuole ex Caserma, il Campanile, e il Municipio dove operavano i Fanti di Bastoni e di Spade, i due ligi vigili urbani che ci impedivano di gettare l'acqua sulle pontare per bogare on the road.

I segni inequivocabili sarebbero rimasti a gloria futura fino a primavera.

Il toponimo non entrerà nelle carte topografiche e neanche in quelle turistiche, come i tanti ben più nobili toponomi cimbri, tra i quali ricordo: le “Improvise”, il pianoro sottostante col baito, e più giù quello della “Crope” verso i Gattera.

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