"Siamo marinai italiani, abbiamo duemila anni di civiltà. 

Un migrante naufrago per noi è la priorità"

Ammiraglio Giovanni Pettorino

Questa etica di comportamento un «principio non scritto che risiede nell’animo di ogni marinaio” è da sempre in uso nella marineria e lo è stato anche negli anni più bui della storia italiana quando il consenso per il regime fascista ha raggiunto i massimi livelli: nel 1938 sono state promulgate le leggi razziali contro i cittadini italiani di origine ebraica e nel 1940 l'Italia entrò in guerra contro mezzo mondo alleandosi con i nazisti tedeschi.

In quegli anni l'Egeo era percorso da ogni sorta di carrette del mare stracariche di ebrei che, partiti dai porti adriatici e fluviali del Danubio, cercavano in tutti i modi di raggiungere la Palestina.

31 1   Il Pentcho nell'isola di Camilloni il 9 ottobre 1940

Il Pentcho nell'isola di Camilloni il 9 ottobre 1940

Il Pentcho
Gli italiani che controllavano il Dodecanneso hanno soccorso un gran numero di questi convogli, anche sotto i bombardamenti inglesi.
Uno di questi il più sgangherato era il Pentcho, un piroscafo fluviale a ruote partito da Bratislava il 18 maggio 1940 con 517 ebrei a bordo, naufragato nell'isoletta deserta di Camilloni nell'Egeo cinque mesi dopo, il 9 ottobre 1940.

Dopo dieci giorni un idrovolante italiano ha avvistato i naufraghi e il Camogli, una nave della Reale Marina Italiana, in più viaggi li ha portati tutti in salvo a Rodi. Artefice del salvataggio è stato il comandante della nave, il capitano Carlo Orlandi, che ha sfidato la sorte rischiato la vita e quella dei suoi uomini, sotto la minaccia delle bombe e degli attacchi militari nemici; navi inglesi che erano molto più vicine avevano avvistato i naufraghi ma non erano intervenute per timore dei campi minati.

31 2   La nave Camogli che ha portato in salvo a Rodi i 517 ebrei.

La nave Camogli che ha portato in salvo a Rodi i 517 ebrei

Il 29 settembre 2016 il Presidente della Repubblica Slovacca, Andrej Kiska, ha concesso la medaglia commemorativa in memoriam al capo nocchiere Carlo Orlandi.

Proprio nei giorni del salvataggio l'Italia aveva dichiarato guerra alla Grecia e, nonostante le prime disastrose fasi di quella campagna, con la solita tracotanza che tanto piaceva agli italiani, Mussolini pronunciò dal balcone di Palazzo Venezia la famosa frase:

«Affermai cinque anni fa: spezzeremo le reni al Negus. Ora, con la stessa certezza assoluta, ripeto assoluta, vi dico che spezzeremo le reni alla Grecia in due o dodici mesi poco importa, la guerra è appena cominciata!»

Indubbiamente l'Italia oltre che patria di “grandi statisti” è stata anche una fucina di grandi attori.

Nella altrettanto nota campagna “Toto contro Maciste”, il Principe De Curtis pronunciò la famosa frase:

«Tebani,abbiamo lance, spade, frecce, mortaretti, tricche tracchi e castagnole. E con queste armi potenti, dico armi potenti, noi, noi, spezzeremo le reni a Maciste e ai suoi compagni, a Rocco e i suoi fratelli! Valoroso soldato tebano, mio padre da lassù ti guarda e ti protegge. Armiamoci e partite! Io vi seguo dopo».

“Oggi le cose non sembrano granché cambiate. Forse la natura degli uomini non cambia mai, certo non e mai mutata quella della Marina”.

Grazie ammiraglio Pettorino
e grazie capitano Orlandi

CAPITANI CORAGGIOSI
IN MARE VITAM VIRTUTE SERVANDAM
Carlo Orlandi e Massimo Kothmeir

Il Comandante Carlo Orlandi dopo aver salvato i 517 ebrei del Pentcho rischiando la vita e quella dell'equipaggio, trascorse l'ultimo periodo di guerra nel campo di concentramento di Dachau: dopo l'8 settembre 1943, piuttosto di consegnare la nave ai tedeschi la fece affondare, aveva quasi sessanta anni.
In vita Carlo Orlandi non ha avuto nessun riconoscimento, a parte quello postumo del Presidente della Repubblica Slovacca nel 2016.
Il suo grande cruccio è stato di non aver mai potuto conoscere uno nei naufraghi ebrei salvati.

Qui di seguito l'intervista alla nipote del 2014.
https://www.youtube.com/watch?v=-8GGlPYCPeE

In questi giorni il comandante della Diciotti Massimo Kothmeir rende onore al suo precedessore e alla Marina italiana.
https://www.facebook.com/massimo.kothmeir?tn-str=*F

 

 

Vai all'inizio della pagina
JSN Boot template designed by JoomlaShine.com