Recoaro 2018

Fino alla metà degli anni '50 il bel Teatro Eden era fronteggiato dal villino dei Nervo, ubicato all'inizio di via Peserico. Ci abitava la simpatica ed estrosa signorina Nervo detta la Veneziana, il padre a suo tempo aveva aperto uno studio fotografico nel centro del paese.
I due edifici, ai margini della scalinata che saliva alle Fonti, dovevano avere la stessa età e si vedeva che tra loro andavano d'accordo .
Ma arrivò la guerra, e con le guerre arrivano sempre i tedeschi, che proprio lì in mezzo innalzarono un orribile bunker.
Lo ricordo bene perché ci passavo di fronte tutti i giorni, scendendo da Villa Nuova per recarmi alle scuole elementari, d'inverno scndavamo anche con la scaliera e, con le strade ghiacciate, a volte riuscivamo ad arrivare fino al forno Asnicar in fondo alla via Lelia; una volta addirittura raggiunsi il negozio di giocattoli Colussi, la vetrina dei miei sogni di latta.
Non fu semplice demolire il bunker, il rumore e la polvere sollevata dai martelli pneumatici durarono mesi.
Nel frattempo i recoaresi erano diventati così bravi nella demolizione che non fecero distinzione tra bello e brutto, e presi dalla fregola demolitrice, pensarono di togliere di mezzo anche il Teatro Eden. A quel punto il villino privo della signorina Nervo, e delle cure amorevoli che dedicava alle aiuole, dei numerosi gatti di cui si prendeva cura, con quella vista di automobili parcheggiate in una distesa d'asfalto denominata Parcheggio Eden, decise che era giunto il momento di farla finita e venne demolito anche lui.