Alla Nob.Donna
Maria Antonietta Martinati Finato
Piazza Erbe
Verona
30 novembre 2018
Tesoro mio, è proprio l'ultima cartolina che ti mando e perciò te la mando appunto con immenso piacere, perché ciò vuol dire che tra breve ti potrò finalmente riabbracciare!...
Domani adunque partirò da Bassano alle ore 13 e arriverò a Padova alle 15,40, ripartendo per Verona alle 18,44. Sono arrivato in questo momento da Asiago per la Valle di Valstagna;
nel paesello omonimo feci colazione, e mi rimisi in viaggio alle 12 circa. Ora sono le due e trenta, e aspetto che arrivi le 63^ comp. che è rimasta in dietro, col mio bagaglio e l'attendente.
Domattina consegnerò i miei conti con la maggiorità; andrò a trovare le sign. Zampieri e mi libererò da tutti gli ufficiali.
Questa sera sono (…) a pranzo dal Cap. Modena della 63^ Comp.
Bassano 11/2°/1903. Addio, tesoro mio, amen e baci dalle tue ...
Contrada Zocchi, Asiago. Cartolina spedita alla morosa dall'ufficiale del 6° Alpini alla fine delle esercitazioni del 1903
GLI ALPINI E L'ESERCITO
Nel 1600, dopo non poche vicissitudini, su idea del Conte Francesco Caldogno per conto della Serenissima, era stata istituita la Milizia della Reggenza dei Sette Comuni: un corpo che si può definire come l'antesignano degli Alpini, salvo una piccola differenza, la Milizia era sorta per difendere i confini della Valsugana abusati dai vescovi Trentini e dagli sconfinamenti degli sgherri dei conti Trapp in Valdastico.
A cavallo tra 8/900 il corpo del 6° Alpini saliva stagionalmente in Altopiano per le manovre militari, d'estate si accampava nella piana sul Kherchekke (colle della chiesa) di fronte alla grande casa dei Rodeghiero Polentoni, spalle alla chiesetta dei S.S Ermagora e Fortunato, la prima chiesa di Asiago.
La servitù militare, in sfregio al territorio e all'ambiente, durerà fino agli anni '70 del secolo scorso con cannoneggiamenti sulle cime storiche e bombardamenti degli aerei della Nato a Marcesina.
Ufficiale degli Alpini
Allora avevamo il confine a due passi e tanta era la voglia di menar le mani con il vicino Impero.
Per questo dopo l'Unità d'Italia era stato istituito il corpo degli Alpini.
Tanto per far pratica nel1895/96 gli Alpini avevano partecipato all'invasione dell'Abissinia “per difendere i sacri confini della Patria” ovviamente, ma gli era andata male ad Adua; allora nel 1912 hanno invaso la Libia, portandosi anche i muli, salvo scoprire che i dromedari laggiù erano molto meglio.
Finalmente poco dopo verrà coronato il sogno di una minoranza di sabaudi, intellettuali e industriali di demolire i confini dalle Vezzene dalla Val Lagarina e al Cadore, spostando i confini oltre a Trento e Trieste, fin sul Brennero incamerando il Tirolo del Sud.
Da allora i confini della Patria Hanno cominciato ad estendersi, bisognava pur vendicarsi della sconfitta di Adua; così gli Alpini sono tornati nel Corno d'Africa, poi hanno invaso Francia, Albania, Grecia, Montenegro e Russia...
“Per difendere i sacri confini della Patria” ovviamente.
LA CARTOLINA
La grande casa che si vede nella cartolina è quella di contrada Zocchi che esiste ancora oggi.
Sullo sfondo si vede l'ingresso della Val di Nos tra i monti Colombara e Corno Bianco a sinistra, Caldiera al centro, Fiaretta e Ongara a destra.
«NB. Sul lato anteriore della presente si scrive solo l'indirizzo»,
veniva riportato nelle cartoline di allora.
Così ha fatto lo zelante ufficiale degli Alpini, e al centro della cartolina ha completato il messaggio alla nobile amorosa con la fondamentale notizia che:
«La 74^ e 62^ comp. hanno preso la strada di Rubio e arriveranno più tardi (a Bassano)»
L'ufficiale invece è sceso per l'impervio percorso attraverso l'orrido della Val Frenzela, tra la Madonna del Buso e il porto fluviale di Valstagna: un percorso di due ore frequentatissimo fino l'alluvione del 1966 che cancellò ogni traccia del percorso.
Qualche anno fa l'ho voluto percorrere e ci ho impiegato cinque ore. Lo sconsiglio vivamente.
Detto questo rimane fuori campo la Villa Rossi, come ci ha fatto notare Danilo.
Nella stampa originale si vede sulla sx ai margini del bosco di Gallio. Anche questa venne cancellata dal conflitto.
AN GRÛZ VUN SLEGHE
Bear bill vride un stille Hia kemme in sommergazait
(Chi ama pace e riposo qui venga nella stagione estiva)
Ps: Grazie a Villanova Danilo e Carlo Sostizzo, grazie ai quali mi son tolto un sassolino Alpino dalla collezione di cartoline
Villa Rossi, verrà distrutta dal conflitto