El Slavelo
27 marzo 2019
Enrichetta Panozzo e Severino Frigo detto Gingin, abitavano a Sculazzon sull'Altopiano dei Sette Comuni dove nel gennaio del 1933 avevano avuto il primo e unico figlio.
Un elemento tipico che caratterizzava in modo pittoresco il paesaggio carsico dell'Altopiano erano le pozze d'alpeggio, sparse ovunque nei pascoli e attorno alle case; servivano per abbeverare gli animali e, per risciacquare i panni, “fare la lissia”, sui bordi era sempre presente una tavola di legno, “el slavelo”.
Proprio quella tavola ha condannato il povero Armando a poco più di un anno di vita: stava giocando a scivolarci sopra con un coetaneo ed è stato risucchiato dal fondo limaccioso.
Oltre che da incidenti domestici come questo, in quegli anni le famiglie erano falcidiate dai morti infanti alla nascita, ma anche dagli incidenti causati dagli ordigni bellici, spesso mortali o con pesanti menomazioni sul fisico.
Anche Gingin ha perso la vita in un incidente domestico, è precipitato dal fienile nel 1970, aveva 59 anni.
Richetta e Gingin negli anni '60, mentre con l'aiuto di Piccolo, il cavallo, stanno strozzando le bore dai sottostanti pendii a precipizio sulla Val d'Assa. Sullo sfondo si intravede la strada che sale da Mezzaselva a Campolongo
Copyright © 2015/24 - Giorgio Spiller. All rights reserved.