L'Antica Strada del Costo
Un centenario di famiglia
25 maggio 2019
Finalmente dopo la frattura del metatarso domani si torna a camminare con gli amici dell'Esu, gli Escursionisti Storico Umanitari; insieme percorreremo i 16 km dell'Antica Strada del Costo a conclusione della prima fase di lavori durata oltre un anno. Il percorso entrerà nella rete sentieristica del CAI.
A seguire ci dedicheremo alla tabellazione storico naturalistica, alla pulizia e al ripristino delle tre pozze d'alpeggio del percorso, e alla manutenzione stagionale dell'intera tratta.
Grazie ai proventi delle escursioni l'ESU ha finanziato il costo dei lavori e una ventina di volontari ha offerto la manodopera, tra questi cinque richiedenti asilo.
Il progetto per la comunicazione sarà seguito dal gruppo AVVI di Thiene.
Cent'anni
Domani finalmente tornerò a camminare in salita, con la storia, il modo migliore per camminare. Ripercorrerò con passo lento e cadenzato le orme di papà Cristiano che nella primavera del 1919, all'età di sette anni, risaliva l'antica strada per mano di nonno Angelo. Erano partiti prima dell'alba per il mercato di Arsiero.
Con loro portavano una vitella appena acquistata che avrebbe fatto rinascere il pascolo di famiglia sullo Zovetto dopo la devastazione della guerra; nei giorni precedenti avevano bonificato il pascolo e battuto la pozza d'alpeggio.
Le tre vacarete
Alla partenza un pensiero sarà rivolto alle care Gioventina, Letizia e Francesca Frigo, le vacarete di famiglia che dall'ultima casa di Mosson salivano a piedi per l'antica strada per trascorrere le stagioni sull'alpeggio di famiglia. Gioventina ha compiuto 95 anni, nel '37 a Cesuna ne compiva 13; Francesca nel dopoguerra mi accudiva durante le mie prime vacanze ancora in fasce tra il suono dei campanacci delle mucche.
Il Treno
Le prime volte sono salito per il Costo con il Treno, la mamma non ne voleva sapere della Triuph di papà; già era apprensiva di suo e dopo una rovinosa caduta gli aveva giurato che non sarebbe più salita su quella moto. Domani al passaggio a livello dell'antica strada mi rivedrò a sette anni sul predellino posteriore dell'ultima carrozza, sotto l'occhio sempre vigile della mamma. Dopo aver ingranato la cremagliera, il treno prendeva forza per affrontare il curvone del Muraglione, alla fine del quale aspettavo gli ultimi secondi per richiudermi nella carrozza prima di entrare nelle viscere del monte Tondo, tra le imprecazione dei passeggeri.
Gli assalti
Sotto la croce del Paroso l'Antica strada supera il costone con gli unici tornanti del percorso che corre prevalentemente in diagonale. Li si erano appostati per assaltare il treno i partigiani Brocca, Tango, Tar, Zanin e altri; è stata la prima azione di guerriglia, che ha fatto capire ai nazifascisti che i ribelli non scherzavano.
L'ultima azione poco più su all'ingresso della val Canaglia, dove l'Antica e la Nuova strada si incrociavano con il Treno che passava sotto ad un ponte tuttora esistente; lì il 28 aprile '45 è stato Vento con la sua banda di garibaldini a far saltare il ponte per impedire il passaggio di un'autocolonna tedesca. Un'autoblindo tedesca è rimasta in bilico sulle traverse crollate, mentre tra le sventagliate di mitraglia Vento e i suoi riparavano sulla Ceresana.
Sunnelaita
In val Campiello deviando a destra per la Sunnelaita e la val di Maso raggiungeremo Cesuna, lì passeremo di fronte al seggio elettorale, mi devo assolutamente ricordare che devo votare per le Europee. Ahi me, ci sarebbe da votare anche per le amministrative, finirà che passerò la notte in bianco.
La pozza
Poi proseguiremo attraverso i boschi verso Asiago e la pozza dei Gianot, lì troveremo il gruppo che starà mettendo ordine per preparare il corso di muretto a secco prorogato a luglio causa piogge persistenti. Chissà se si farà avanti qualcuno per darci una mano a smaltire tutti i rifiuti raccolti nella pozza. Una richiesta è stata inoltrata al Comune di Roana, ma al maltempo si è aggiunto anche il tempo elettorale...